Ci sono associazioni che la nostra mente effettua ormai in maniera automatica e delle quali, spesso, ignoriamo addirittura l’origine. Una di queste è senz’altro quella che lega il marchio Coca-Cola e la figura di Babbo Natale.
Tutti noi, almeno una volta, abbiamo sentito dire che la figura dell’uomo barbuto vestito di rosso sia stata creata ad hoc per pubblicizzare la famosa bibita gassata.
Ma cosa c’è di vero in questa leggenda metropolitana? Scopriamolo insieme!
Il rosso Coca-Cola
Innanzitutto c’è da aprire una parentesi sul colore rosso che da sempre contraddistingue il marchio Coca-Cola. Esso, infatti, accompagna questo brand da molto prima che la figura di Babbo Natale entrasse in pianta stabile nelle campagne pubblicitarie della bibita gassata.
Il colore rosso fu la risposta a una necessità che si presentò dal punto di vista logistico già dalla fine dell’800: la Coca-Cola era quasi sempre distribuita in barili all’interno di drogherie e farmacie, tuttavia in quel periodo anche gli alcolici erano venduti nello stesso formato. Perciò, per evitare spiacevoli fraintendimenti, si decise di dipingere di rosso i barili di Coca-Cola, in modo che potessero essere immediatamente riconoscibili anche per snellire i processi dal punto di vista fiscale, poiché la tassazione sugli alcolici e sugli analcolici era, ed è tuttora, differente.
Da allora, anche quando i barili sono stati sostituiti da bottiglie, il rosso ha continuato a essere il colore di riferimento del marchio, il quale iniziava a presenziare sempre più frequentemente all’esterno di negozi e bar per suggerire ai passanti che all’interno era possibile trovare la famosa bevanda gassata.
E Babbo Natale?
Quindi Babbo Natale è rosso per la Coca-Cola? Non esattamente.
Da prima che iniziasse a essere il fulcro delle campagne pubblicitarie natalizie di Coca-Cola, il personaggio di Babbo Natale era già stato raffigurato in diversi modi.
Nella tradizione norvegese, ad esempio, il dio Odino era solito trasformarsi in Jul, entità vestita di verde che si aggirava tra i villaggi più poveri per consegnare doni e monete.
Nelle regioni alpine tra l’Italia e l’Austria, invece, San Nicola appariva vestito di bianco e accompagnato dai temibili Krampus, bestie dall’origine presumibilmente satanica che avrebbero rapito i bambini cattivi dei villaggi alpini
Tuttavia, tra le varie raffigurazioni, ne esistevano anche alcune in cui Babbo Natale indossava un vestito rosso! In particolare le più famose sono quella dal celebre fumettista politico Thomas Nast e l’immagine all’interno di una cartolina stampata da Louis Prang.
Il contributo di Coca-Cola
Siamo arrivati al punto cruciale, l’intervento di Coca-Cola in tutta questa vicenda!
Finora, infatti, abbiamo parlato del vestito di Babbo Natale, ma di lui cosa sappiamo? Sappiamo che molto spesso era raffigurato come un folletto!
Esatto. Babbo Natale, prima che Coca-Cola decidesse di renderlo suo barbuto testimonial, raramente aveva sembianze umane.
Coca-Cola ha scelto di introdurre questa nuova figura amichevole e panciuta di Babbo Natale nel dicembre 1931, frutto della matita dell’illustratore Haddon Sundblom, il quale lo rappresentò mentre entrava in una casa e, al posto dei biscotti, trovava ad attenderlo proprio una bottiglietta della bevanda gassata.
Sundblom ha continuato a creare le campagne Coca-Cola con Babbo Natale fino al 1964 ma le sue immagini continuano a essere utilizzate ancora oggi.
Secondo alcune indiscrezioni, pare che Sundblom scelse di rappresentare Babbo Natale a sua immagine e somiglianza: non sappiamo se ciò corrisponda alla verità, tuttavia però, se così fosse, Babbo Natale potrebbe essere considerato l’autoritratto più famoso del mondo!