L’origine delle stories e la diffusione su più piattaforme
Introdotte nel 2013 dalla piattaforma Snapchat, le stories hanno conquistato l’intero mondo social negli anni successivi, a seguito della loro introduzione sulle piattaforme di Meta (Facebook, Instagram e WhatsApp) nel 2016.
La loro caratteristica principale è allo stesso tempo la chiave del loro successo: indipendentemente dal contenuto, dal pubblico o dal creatore, esse scompaiono dopo 24 ore dalla pubblicazione.
Le ragioni del successo
Secondo i dati diffusi da Meta, Instagram ha circa 500 milioni di utenti attivi giornalieri e l’87% di essi pubblica almeno una storia al giorno. Esse compaiono in cima al feed e ciò le rende immediatamente visibili, ma allo stesso tempo non possono essere considerate invasive dato che è l’utente a decidere se visualizzarne o meno il contenuto.
La loro introduzione ha segnato una svolta per le piattaforme social in quanto le stories creano un effetto denominato Fear Of Missing Out (FOMO), ossia “paura di perdersi qualcosa”. Tale effetto si fonda sul principio di scarsità, lo stesso attorno al quale si basa il successo delle offerte limitate affiancate dal countdown in periodi dell’anno particolari (ad esempio il Black Friday). Questa strategia ha permesso alle piattaforme social di garantirsi l’ingresso di milioni di utenti almeno una volta al giorno per visualizzare le stories dei loro amici, brand e influencer preferiti prima che queste vadano perdute.
Le innovazioni introdotte negli anni
In seguito al loro incredibile successo, tutte le piattaforme che ne consentono la pubblicazione hanno introdotto la possibilità di inserire all’interno delle stories elementi aggiuntivi quali adesivi, GIF, box per domande, sondaggi e altri elementi in grado di aumentare ulteriormente l’interazione tra il creatore e i suoi follower.
Instagram ha, inoltre, scelto di concedere agli utenti un modo per “conservare” le stories più di successo o alle quali sono maggiormente affezionati attraverso la possibilità di inserire all’interno del profilo, immediatamente al di sotto della bio, delle stories in evidenza. Esse sono gruppi di stories pubblicate in passato e accomunate da una tematica particolare, visibile come titolo dell’album, e in alcuni casi addirittura individuata e consigliata da Instagram stesso.
L’ultima innovazione in ordine di tempo riguardante le stories è la possibilità di rispondere ad esse, oltre che con un testo o una emoji, attraverso il bottone mi piace, posizionato a destra del box per digitare un messaggio.
Un mondo, quello delle stories, in perenne divenire, pieno di cambiamenti e novità, il quale però resta fedele all’idea di base: 24 ore per visualizzarle. Poi spariranno per sempre.
Ma quali sono i segreti per pubblicare delle stories efficaci? E a quali parametri è saggio affidarsi per giudicare la qualità del nostro lavoro? Affronteremo presto questi argomenti in un articolo apposito!