Cosa rende efficace una storia sui social? Quali sono le regole da seguire per creare stories di successo? E quali parametri è saggio tenere sotto controllo per valutare l’impatto delle nostre stories?
Queste e tante altre sono le domande che si pone che chi è alle prime armi con questo formato e alle quali cercheremo di dare una risposta in questo articolo.
Ma andiamo per ordine, cos’è una storia?
Per ripercorrere la storia delle stories ti consigliamo di leggere il nostro articolo a riguardo, nel quale abbiamo affrontato la nascita di questo formato, la sua diffusione su più piattaforme, le motivazioni del suo successo e le innovazioni introdotte nel corso degli anni.
In breve, però, possiamo dire che le stories sono una tipologia di contenuto disponibile sulle più importanti piattaforme social e che vede nella temporaneità la sua caratteristica principale: esse, infatti, scompaiono dopo 24 ore dalla pubblicazione.
Perché dovresti pubblicare stories con costanza
La pubblicazione di stories sui social non è solo un esercizio di estetica. Essere constanti con la pubblicazione di tali contenuti porta, infatti, numerosi vantaggi:
• Traffic Generation: parliamo di una delle tipologie di contenuti più apprezzate, per cui la loro pubblicazione garantisce un aumento del traffico sui nostri profili, dandoci più opportunità di essere visibili e mantenendo vivo l’interesse dei nostri follower;
• Engagement: le novità introdotte dalle piattaforme social negli ultimi anni hanno reso le stories sempre più interattive, consentendo ai creatori di inserire box per le domande, sondaggi, link esterni e altre modalità di interazione con i propri follower. Perché non sfruttarle?
• Customer loyalty, delight e retention: la possibilità di incrementare l’engagement consente di stringere ulteriormente il rapporto con i propri clienti e followers. Le stories permettono di avere uno storytelling diretto ed efficace del proprio brand, ciò inevitabilmente comporta una fedeltà maggiore dei clienti verso di noi;
• Sponsorizzazioni: le varie piattaforme consentono di rendere oggetto di sponsorizzazione anche le stories. Sfruttando nella maniera opportuna il contenuto, il budget e le possibilità di targetizzazione sarà possibile per il nostro brand raggiungere un pubblico in target per conseguire il nostro obiettivo, sia esso un aumento della brand awareness, dell’engagement o delle conversioni.
I consigli per delle stories di successo
Quando si parla di social non si può essere troppo scientifici e garantire dei risultati, poiché i fattori in gioco sono moltissimi, alcuni dei quali al di fuori dei nostri margini di manovra.
Detto ciò, però, è possibile individuare dei punti in comune tra le stories di maggior successo di brand, celebrità e influencer e utilizzarle come linee guida:
• Formato verticale: può sembrare banale, ma in molti lo dimenticano. Le stories sono progettate per essere viste tenendo lo smartphone con una mano e in pochissimi ruotano il cellulare per visualizzarle: siate user-friendly e progettatele in verticale;
• Template e identità visiva: è fondamentale mantenere una forte identità visiva, se necessario utilizzando dei template personalizzati. L’utente deve riconoscere un brand prima ancora di leggerne il nome;
• Inserite il brand: all’inizio o alla fine, in alto o in basso, ma è sempre consigliabile inserire un nostro tratto identificativo;
• Inserire una call-to-action: molte stories riguardano prodotti, servizi, richieste di feedback ecc. Inserite la CTA per far sì che l’utente interagisca nella maniera auspicata;
• Hashtag e sticker con moderazione: per quanto utili, hashtag e sticker vanno limitati. Una storia efficace parla per sé e contiene già il messaggio da veicolare, intasarla di adesivi potrebbe essere controproducente.
• Backstage: mostra il backstage della tua realtà quando possibile. Molti dei tuoi follower sono tuoi clienti, mostrare loro come viene creato il prodotto o servizio che offri aumenterà considerevolmente la Customer loyalty;
• Rispondi alle domande: prevedi delle storie periodiche in cui inserisci un box per le domande e rispondi alle più interessanti. Soddisfare la curiosità della propria audience è sempre una buona idea.
Le statistiche da tenere d’occhio
Dopo aver pubblicato una storia il lavoro non è terminato: è necessario comprendere se quel determinato contenuto è stato efficace, come è stato accolto dai follower e cosa è migliorabile.
Per fare queste valutazioni è opportuno basarsi sulle statistiche che le varie piattaforme offrono:
• Impression: numero di volte in cui la storia è stata visualizzata
• Copertura: utenti unici che hanno visualizzato la storia
• Uscite: numero di volte in cui una storia è stata interrotta prima che finisse. È un
indicatore di non gradimento di una storia o di una serie di storie.
• Tasso di completamento: dato non fornito, ma ricavabile dal rapporto tra uscite e
copertura. È un indicatore del gradimento di una storia.
• Indietro: volte in cui un utente è tornato a visualizzare la storia precedente. È un
indicatore del gradimento di una storia.
• Avanti: volte in cui un utente è passato a visualizzare la storia successiva. È un
indicatore di non gradimento di una storia.
• Prossima storia: numero di volte in cui un utente ha saltato le nostre storie rimanenti per visualizzare quelle del profilo successivo. È un forte indicatore di non gradimento di una storia o di una serie di storie
• Risposte: numero di risposte che la storia ha generato
Osservando questi dati, è possibile comprendere quali contenuti hanno riscosso maggior successo per eventualmente riproporli in altre situazioni e quali invece dovrebbero in futuro essere evitati.
Ad ogni modo, ogni profilo ha un pubblico differente ed esiste per scopi differenti, per cui l’unico modo per comprendere quale sia la strategia migliore è tentare, osservare e migliorarsi di volta in volta.
Per le stories, ancor più che per altri formati, il successo passa attraverso il fallimento. Tuttavia, la loro natura temporanea permette di rimediare in fretta a un determinato errore e comprendere quale sia la strada giusta da seguire.