Da parecchi anni nel mondo occidentale il mese di novembre è indissolubilmente associato al Black Friday: una giornata dedicata alla ricerca dell’occasione migliore per accaparrarsi a un prezzo vantaggioso qualcosa che si desidera da tempo.
Ma com’è nato il Black Friday? E soprattutto, come impatta su mercato ed economia attuali? Scopriamolo!
L’idea di Macy’s per dare il via al Natale
Non è un caso che il Black Friday coincida con il venerdì immediatamente successivo al Giorno del Ringraziamento negli Stati Uniti: l’idea avuta dai grandi magazzini Macy’s nel 1924, infatti, era proprio quella di proporre degli sconti inediti che dessero il via allo shopping natalizio.
Il successo di questa trovata fu tale che la più accreditata tra le teorie che spiegano l’origine del nome Black Friday fa riferimento ai libri contabili dei negozi, i quali da quel giorno dell’anno iniziavano a registrare costantemente il segno + riferito ai guadagni e a “colorarsi” perciò di nero, contrapponendosi alle perdite che, invece, venivano registrate con il colore rosso.
Le strategie di chi vende
La crescita vertiginosa degli e-commerce negli ultimi anni ha reso molto più complesso definire una strategia che abbia effettivamente successo in situazioni altamente competitive come, appunto, il Black Friday: mentre in passato durante questo evento era necessario, e spesso anche sufficiente, ridurre i prezzi, ora questa strategia da sola non basta più.
Diverse importanti aziende, prima tra tutte Amazon, hanno scelto, ad esempio, di fornire prodotti scontati in un lasso di tempo brevissimo anziché per tutta la giornata, sfruttando quello che viene definito l’effetto scarcity, innescato nella mente dei clienti e spiegato attraverso la “paura della perdita”, meglio conosciuta come FOMO (ovvero Fear of Missing Out, ne abbiamo già discusso in questo articolo sulle Stories). Tale effetto si manifesta anche quando il fattore da tenere sotto controllo è il numero di pezzi disponibili (es. “Solo 1 rimanente!”).
Altri brand scelgono invece di creare prodotti a edizione limitata solo per l’evento o di mettere in vetrina per alcuni giorni i prodotti scontati che, però, saranno acquistabili solo durante la giornata di venerdì, incrementando in questo modo il desiderio dell’acquirente.
Un’altra strategia efficace, non solo dal punto di vista delle vendite ma anche da quello della brand awareness, è la concessione di sconti particolari a coloro che supportano il brand e la community in prima persona, attraverso l’iscrizione alla newsletter o tramite una determinata raccolta punti.
Tuttavia, una strategia che negli ultimi anni ha davvero messo d’accordo tutti, è stata quella di allungare notevolmente la durata delle offerte: si è passati dal solo venerdì del Black Friday all’avere anche il Cyber Monday, lunedì dedicato alle offerte nel settore della tecnologia a cui molti venditori aderiscono per poter offrire un intero weekend dedicato alle offerte. Molti brand, specialmente negli ultimi anni, scelgono di far partire le promozioni dalla settimana precedente al Black Friday (si parla di Black Week) o addirittura offrono sconti per tutto il mese di novembre!
Il giro d’affari
Secondo le stime di Confesercenti, gli italiani nel 2021 hanno incrementato le spese sia nei negozi fisici che negli e-commerce, spendendo una media di 144 euro a persona.
Nello specifico si è rilevato un incremento del +15% nei negozi fisici e del +21% negli store online, in cui gli italiani hanno speso 1,8 miliardi di euro.
Per quanto riguarda le aziende, invece, durante il periodo degli sconti si è rilevato un +209% di ordini rispetto alla settimana precedente.
Un appuntamento quindi, il Black Friday, sempre più presente nelle nostre vite ogni volta che si avvicina il Natale e che, grazie all’abitudine sempre più diffusa di acquistare online e all’ampissima offerta che gli e-commerce offrono, vede un trend positivo nonostante le difficoltà che hanno investito l’economia globale negli ultimi anni.