Il 30 aprile del 1986 l’Italia per la prima volta si è connessa ad Internet: il segnale, partito dal Centro universitario per il calcolo elettronico (CNUCE) di Pisa, è arrivato alla stazione di Roaring Creek, in Pennsylvania. Quella prima connessione era la fine del progetto di un gruppo di pionieri; ed è stato l’inizio di una storia nuova. Trenta anni dopo, il 29 aprile fino a notte, parte in tutta Italia un Internet Day: per ricordare le gesta di chi ci ha creduto per primo; e per prendere da lì tutto lo slancio necessario a chiudere la partita iniziata allora.
“Non immaginavamo che da lì sarebbe partito un processo che ha portato tre miliardi di persone a collegarsi nel mondo e che quello fosse l’inizio della società dell’informazione”, spiega all’ANSA Stefano Trumpy, a quel tempo direttore del Cnuce e uno degli ‘evangelisti’ che portò il nostro paese a quel traguardo storico. Insieme a lui c’erano Luciano Lenzini, appassionato scienziato e ‘architetto’ del progetto;Antonio Blasco Bonito e Marco Sommani, cuore tecnico di quell’avventura.
Per ricordare il giorno in cui “l’Italia scoprì Internet”, come ha scritto qualche giorno fa Matteo Renzi, ci saranno in tutto il paese iniziative nelle scuole, nelle regioni e una celebrazione nella sede del Cnr di Pisa il 29 aprile. In occasione dell’ Italian Internet Day, il premier lancerà dalla città toscana il primo bando sulla banda larga.
Per l’occasione è stato realizzato il portale Italian Internet Day dove è possibile consultare l’elenco degli eventi e dei workshop organizzati per l’occasione.